Dal Cuore alla carta: lettere d’amore nel secolo breve

L’esposizione “Dal Cuore alla Carta: lettere d’amore nel secolo breve” offre uno spunto prezioso per esplorare come l’amore e la comunicazione affettiva si siano espressi nel corso del XX secolo, sia attraverso la musica che attraverso le lettere personali. La rassegna, organizzata dall’Associazione Amici degli Archivi Onlus, raccoglie una selezione di documenti e testi che raccontano l’evoluzione dell’amore nel secolo scorso, con particolare attenzione a come le parole, scritte e cantate, siano state un canale fondamentale per l’espressione dei sentimenti in un’epoca segnata da profondi cambiamenti sociali e storici.

Nell’ambito musicale, una serie di brani storici descrivono vari aspetti dell’amore, dalle gioie dei primi incontri alla sofferenza per la lontananza. Un esempio significativo è la canzone “Raziella”, tratta dalla rubrica Una canzone, una storia del Il Mattino, che racconta di due giovani innamorati che riescono a scambiarsi baci e carezze sotto l’occhio vigile di una zia. La melodia che accompagna questo racconto di “beffe” e passione giovanile crea un’atmosfera onirica e romantica, tipica delle storie d’amore del periodo.

Un altro brano significativo è “E il mare parlò d’amore ai fidanzati perduti”, un inno all’amore eterno tratto dal capolavoro di Bovio Silenzio cantatore. Questa canzone celebra l’amore che resiste al tempo e alla distanza, un tema ricorrente nelle storie di coppie separate dal destino. È un inno alla speranza, un vero e proprio “giuramento” d’amore che trova nell’acqua e nel mare il simbolo della purezza e della forza dei sentimenti.

Alcune canzoni esprimono invece il dolore della separazione, come nel caso di “‘O surdato ‘nnammurato”, un pezzo scritto da Aniello Califano e musicato da Enrico Cannio nel 1915. La canzone racconta la tristezza di un soldato in guerra, lontano dalla sua amata, con un profondo senso di nostalgia che riflette le difficoltà e le emozioni vissute dalle persone durante la Prima Guerra Mondiale.

Il tema della solitudine e dell’attesa è anche al centro di “Te Sto Aspettano”, dove il protagonista vive nella speranza che la sua amata ricambi finalmente il suo amore. L’attesa e l’incertezza sono emozioni comuni in molte storie d’amore che non si concretizzano facilmente, ma che sono pervase da un desiderio ardente.

Anche “Accarezzame”, una canzone scritta nel 1956 da Nisa e Calvi, esplora la passione intensa e il desiderio incontrollato. Il protagonista è un uomo che si sente sopraffatto dal desiderio di rivedere la sua amata, un amore che lo consuma completamente. La canzone suggerisce una visione dell’amore come una forza travolgente, capace di cambiare il corso della vita stessa.

Le canzoni “Violetta” e “Ricciolina”, incluse nella raccolta di canzoni varie, affrontano anch’esse il tema dell’amore romantico e del ricordo, evocando sentimenti di dolcezza e malinconia. “Violetta”, in particolare, è una dedica d’amore che il protagonista rivolge alla donna che ha rubato il suo cuore, mentre “Ricciolina” evoca il ricordo di un amore giovanile, che rimane impresso nella memoria anche dopo il passare del tempo.

Il fondo Fusco ci regala una toccante testimonianza di una storia d’amore a distanza, tipica degli anni ’50 del secolo scorso. Le lettere tra due fidanzati raccontano l’evoluzione della loro relazione, dalla fase iniziale, segnata dalla clandestinità e dalla paura di essere scoperti dai genitori, alla serenità di un amore che può finalmente essere vissuto apertamente con il supporto delle famiglie.

Un altro esempio di amore epistolare è la lunga lettera scritta nel 1923 dal comandante Gerardo Loreto a Geraldina, in cui il militare esprime tutta la sua passione e il suo amore. Questa lettera è una testimonianza emozionante dell’intensità dei sentimenti che possono essere trasmessi attraverso la scrittura, capaci di superare le barriere del tempo e della distanza.

L’esposizione “Dal Cuore alla Carta” ci offre uno spunto di riflessione sull’importanza delle parole, sia cantate che scritte, come mezzo di espressione dei sentimenti d’amore. Le canzoni e le lettere raccolte in questa mostra ci parlano di passioni travolgenti, attese, desideri, solitudini e speranze, ma anche di un amore che può sopravvivere alle difficoltà del tempo e della distanza. Ogni canzone, ogni lettera è un frammento di storia che ci permette di comprendere meglio come l’amore abbia plasmato la vita delle persone e come ancora oggi esso continui ad essere il motore che spinge gli uomini a comunicare, sognare e vivere.

San Valentino 2025 diventa, quindi, non solo una celebrazione dell’amore, ma anche un’occasione per riflettere su come questo sentimento sia stato raccontato e vissuto nel corso del secolo breve, attraverso canzoni, lettere e altre forme di comunicazione che hanno unito i cuori e le menti.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica  

Beffe di giovani amanti in una melodia da sogno. Estratto da Il Mattino. Una canzone una storia. Raziella. Due giovani innamorati controllati da una vecchia zia, vinta dal sonno, riescono a scambiarsi baci e carezze.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica

E il mare parlò d’amore ai fidanzati perduti. Estratto da Il Matttino. Una canzone una storia, Silenzio cantatore, l’inno degli innamorati nel capolavoro di Bovio. 

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica 

Te Sto Aspettano. Copiella. Parole di Tito Manlio. Il protagonista della canzone vive aspettando il giorno in cui la sua amata ricambi il suo amore.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica 

‘O surdato ‘nnammurato. Copiella. Il testo fu scritto da Aniello Califano e musicato da Enrico Cannio nel 1915. La canzone descrive la tristezza di un soldato che combatte al fronte durante la prima guerra mondiale e che soffre per la lontananza dalla donna di cui è innamorato.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica 

Accarezzame. Copiella. Scritta e musicata nel 1956, da Nisa e Calvi, il protagonista del testo, è un uomo che ha perso il lume della ragione, tutta la sua vita è ridotta a quell’unico momento in cui potrà rivederla e passare con lei la notte. La lei del testo, non è per forza l’amore della sua vita, è una LEI speciale, unica nel suo genere, nei confronti della quale brucia un ardore mai provato prima, un desiderio che offusca la mente, nulla potrà più ritornare a com’era prima di conoscerla.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica 

Raccolta di Canzoni Varie. Violetta. Canzone per tango. Versi di U. Bertini e musica di G. Mohr. Una dolce dedica d’amore verso la donna che ha rubato il cuore del protagonista. 

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica 

Raccolta di Canzoni Varie. Ricciolina. Tango. Versi di E. Frati e musica di Di Lazzaro. Ricciolina è  il ricordo di un amore di gioventù. 

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Archivio De Lutio
  1. 2, F. 1. “Elegia d’amore” – “Autunno”, due liriche per canto e pianoforte, di Maria Golia e Nello

De Lutio, 1935.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Archivio De Lutio
  1. 2, F. 1. Libretto con partiture e versi delle due canzoni “Ll’ammore mio” e “Così lieta”. Testi di

Nello De Lutio, musiche di Fernando Sabatino, 1961.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Archivio  

Potenza, 8-12-1923, Il comandante Gerardo Loreto scrive a Geraldina una lunga lettera nella quale le dichiara tutto il suo amore.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Fusco

Anni 50 del 900. Il fondo Fusco ci regala una corrispondenza tra due fidanzati che vivono il loro amore a distanza, come di consuetudine in quegli anni. Le lettere ci fanno rivivere una storia d’amore in tutte le sue fasi. Dalla clandestinità iniziale e la paura di essere scoperti dai genitori di lei, a vivere a pieno il loro amore con l’appoggio delle famiglie.